Castello di Carlo V

  • Piazza Castello, 33, 88900 Crotone KR
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Descrizione

La bellezza della città è resa tale anche grazie al noto castello, costruito nel nono secolo sulle rovine dell’antica acropoli Magno Greca di Kroton per difendere la citta dalle incursioni saracene e ristrutturato durante il regno di Carlo V. La fortezza di Crotone rappresenta un esempio unico tra quelle medievali e rinascimentali, poichè mostra con evidenza le trasformazioni intercorse nell’architettura militare con il passaggio dalla difesa piombante (torri circolari che guardano verso l’entro- terra) alla difesa radente (bastioni prospicienti il mare). Possente fortilizio bastionato a pianta poligonale, costituisce una delle più importanti e massicce costruzioni militari dell’Italia Meridionale.

Bastione S. Giacomo e Bastione S.Caterina

Il Bastione S. giacomo è stato costruito dall’architetto Gian Giacomo dell’Acaya nel 1541. È la struttura militare più importante del castello, con cunicoli e un’uscita segreta, detta “Le Sette Porte”. In questa opera di ricostruzione viene inglobata la persistente “torre muzza” di cui è ancora visibile parte del basamento e della struttura. Il bastione S. Caterina è costruito nel 1573 su proposta dell’ingegnere militare Attendolo. All’interno ci sono sotterranei utilizzati dalle truppe come riparo, poi in seguito utilizzati come carcere. Al fianco del bastione nella cortina nord è presente una torre di epoca angioina (XIII secolo) detta ” Torre Casicavallo”.

Torre Comandante e Torre Aiutante

Costruite verso la fine del secolo XV, costituiscono un compiuto e valido esempio di architettura militare di transizione.
Il disegno delle costruzioni è molto probabilmente opera di Francesco di Giorgio Martini, presente in quel periodo alla corte di Napoli.

Le torri sono ornate da cordonature litiche nel punto di massima rastremazione; da beccatelli che mascherano le caditoie, tipiche della difesa piombante, e da merlature.

Nel doppio sistema difensivo peculiare dell’architettura militare di transizione si inseriscono le archibugiere e le troniere tipiche della difesa radente.

Nel progetto cinquecentesco di ricostruzione delle fortificazioni, era stata prevista la trasformazione e inglobamento delle due torri circolari in due baluardi, mai realizzati.

Le torri hanno subito numerosi interventi di rinforzo, specie nella parte superiore, che ne hanno modificato l’aspetto, rendendole più tozze ed incorporando i merli. Hanno un sistema di aerazione e di comunicazione interna che assicurava una loro autonomia difensiva e offensiva.

La Torre Comandante è stata sempre la più esposta ai colpi delle artiglierie nemiche, che la bersagliavano dalle prospicienti colline calanchive. Strutturata su quattro livelli, è servita da una splendida scala a chioccociola in arenaria di 89 gradini, che mette velocemente in comunicazione la parte superiore con il primo livello.

La torre gemella detta Aiutante, se ne differenzia per la struttura superiore, priva di locali e per la scala interna formata da rampe. Esse sono museo di sé stesse, come tipico esempio di architettura militare di transizione.

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Piazza Castello, 33, 88900 Crotone KR,88900,Percorso Storico Archeologico

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